Regime dei minimi: cos’era e cosa cambia con il forfettario?

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In questo articolo vedremo cosa fosse il regime dei minimi, quali erano le caratteristiche e in cosa è diverso dal regime forfettario.

Aprire la Partita IVA è una decisione importante che cambia radicalmente il tuo modo di lavorare. Se hai deciso di fare questo passo, puoi chiedere l’aiuto di un commercialista che ti spieghi tutte le agevolazioni disponibili oggi. Puoi ottenere un consulenza fiscale gratuita e senza impegno con un esperto Fiscozen, compilando il form in fondo alla pagina.

Il regime dei minimi era un regime fiscale agevolato per le Partite IVA individuali 

Attualmente non è più accessibile perché dal 2016 è stato sostituito dal regime forfettario.

Le sole attività che hano il regime dei minimi sono quelle aperte prima del 2016 che ancora rispettano i requisiti

Per accedere al regime dei minimi dovevi seguire diverse regole legate all’età e ai guadagni

  • dovevi avere meno di 35 anni 
  • potevi acquistare beni strumentali spendendo fino a 15.000€ ogni tre anni
  • non potevi avere collaboratori o dipendenti
  • potevi incassare fino a 30.000€ all’anno

Pagavi il 5% di tasse sul tuo imponibile che si calcolava sottraendo le spese sostenute al totale degli incassi

Il regime forfettario, invece, prevede incassi fino a 85.000€ e nessun limite di età

Con il regime forfettario non devi tener traccia delle tue spese perchè vengono stimate in modo forfettario a seconda del tuo tipo di attività e vengono prese in considerazione anche se non le hai veramente sostenute. 

Non dovrai applicare l’IVA sui tuoi pezzi, quindi potrai essere più competitivo sul mercato rispetto ai competitor, oppure puoi avere guadagni più alti.

Godi di una tassazione agevolata, dove paghi solo il 15% di tasse, oppure il 5% per 5 anni se avvii una nuova attività e sei esonerato dalla tenuta della contabilità e dagli studi di settore

Puoi aprire una Partita IVA agevolata se rispetti 3 requisiti personali

Il primo è essere residente in Italia. Inoltre non devi essere socio di una società di persone o possedere quote di maggioranza in una società di capitali che opera nello stesso settore dell’attività che aprirai.

E 3 requisiti economici

Il primo è di avere incassato meno di 85.000€ nell’anno precedente con un’attività autonoma, il secondo di aver pagato eventuali compensi a collaboratori per un importo inferiore a 20.000€ all’anno.

Oltre a questi, ricorda che se sei dipendente, la tua RAL nell’anno precedente all’apertura deve essere inferiore a 30.000€

Sapere se hai i requisiti è importante perchè ti permette di risparmiare tanto 

Per sapere se hai tutti i requisiti, il commercialista è il professionista giusto a cui rivolgerti.

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Scritta da un nostro Autore

francesca_noroles

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